Calcio D, Pistoiese-Forlì: attesa per la sentenza del Coni

Se non la si vuole chiamare crisi, troviamogli un aggettivo quanto più vicino. Quel che conta è comunque la necessità di dover andare avanti. Uscirne al più presto e puntare per davvero al 3° posto, oggi vero obiettivo. In tal senso la partita di domani in trasferta contro l’Aglianese è un passaggio importante da affrontare con cura ed una certa attenzione.

Poca lucidità

Nella domenica nera al Morgagni, la Correggese è arrivata e ha dettato legge senza troppi giri di parole, ha fatto quello che ha voluto. Si è difesa in maniera organica ed intelligente, ha fatto gol su palla inattiva. Ha abbassato ulteriormente il raggio di azione, centrando il raddoppio con una punizione estemporanea dalla distanza e nel finale ha controllato senza eccessivi affanni.

Il Forlì ha cercato invece di fare la big senza riuscirci. Provando a giocare la palla, ma senza concretezza e mai con i tempi giusti. Nel secondo tempo, poi, come ha ben ricordato Mattia Graffiedi la squadra doveva aprire il campo giocando sugli esterni per poi andare in mezzo con qualche cross. Tutto questo non è successo e così quello che potrebbe essere un rapace d’area come Cognigni è risultato inutile visto che sostanzialmente non sono mai arrivati palloni giocabili.

A questo si aggiunge una certa sfortuna negli infortuni. I problemi fisici ad Amedeo Ballardini e Maini sembrano piuttosto preoccupanti e nell’ultima partita è mancato davvero come l’aria Scalini a metà campo.

Sentenza in arrivo

Nella giornata di oggi è poi attesa la discussione presso il Collegio di Garanzia del Coni riguardo la partita Pistoiese-Forlì dello scorso 23 ottobre. Il match sul campo era stato vinto dai galletti per 0-2 certificando con una vittoria piuttosto importante l’inizio di campionato davvero positivo. In primo grado il giudice ha comandato la ripetizione della partita per l’errore arbitrale nell’ammonizione di Arcuri, poi espulso, e non di Biagioni autore del fallo da rigore, ammettendo sostanzialmente la prova tv. Ribaltata invece la sentenza in secondo grado con l’inammissibilità della prova televisiva e quindi risultato confermato. Oggi il terzo ed ultimo verdetto giudiziario, pronto a decidere le sorti di una vicenda andata un po’ troppo per le lunghe.

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