Calcio D, Riccardo Gaiola capitano di «un Forlì che mi dà energia»

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Non c’è bisogno di un’investitura ufficiale e conclamata per diventare il metronomo di una squadra, il catalizzatore di palloni, il bilanciere fra i reparti. A volte è sufficiente la posizione in campo, la fiducia incondizionata dell’allenatore. Riccardo Gaiola della truppa Sammaurese emigrata a Forlì ha tutte queste doti. Il ventisettenne padovano ha iniziato come mezzala poi dopo un primo esperimento a Prato, nel Cattolica tre anni fa, allenatore Cascione, il cambio definitivo di posizione che lo ha portato a fare il mediano davanti alla difesa. «Così metto a fuoco le mie doti di incontrista unite però alla capacità di saper avviare l’azione dal basso. Con Martini ci siamo intesi fin dal primo giorno alla Sammaurese, mi piace il suo modo di lavorare, la maniera con cui approccia le situazioni. Non so dire se mi ha consegnato le chiavi del centrocampo, certamente adesso ho un ruolo importante nella squadra e ne sono molto contento però sono anche conscio del fatto che tutto può cambiare in futuro per cui dovrò sempre farmi trovare pronto». Alla chiamata del suo ex presidente ed attuale diesse dei Galletti, Cristiano Protti non ha saputo e potuto opporsi. «In realtà sentivo la necessità di ulteriori stimoli uniti alla possibilità di disputare un campionato di vertice. Dal punto di vista personale voglio disputare una stagione di rilievo. Ho trovato un bell’ambiente in una squadra tutta nuova ci siamo conosciuti nel lavoro quotidiano di ogni giorno. Ho però notato con piacere che nel gruppo c’è molta sinergia ed unità per un progetto comune, infatti, lavoriamo bene insieme con intensità».

La Romagna nel destino

Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, Riccardo Gaiola aveva la Romagna nel destino: nel 2014 sbarca nel Cesena Primavera mentre l’anno dopo va al Prato in C, categoria in cui vanta 61 presenze. Quindi di nuovo Romagna a Santarcangelo, poi, dopo una parentesi alla Vis Pesaro, ecco Cattolica, Marignanese e Sammaurese dal 2021. Ha anche piantato radici e vive a Rimini dove ha messo su famiglia. Cosa si aspetta Riccardo Gaiola da questo balzo è presto detto: «Forlì rappresenta uno step in più nella mia carriera, giocare con questa maglia mi trasmette molta energia».

Lo United Riccioneprende Ventolae ora sogna Tonelli

Lo United Riccione si regala un nuovo attaccante: Danilo Giacinto Ventola. Nato a Brindisi l’11 settembre del 2000, 185 centimetri di altezza, è la classica prima punta di peso. Ventola ha iniziato a giocare nel settore giovanile del Bari dove è rimasto fino ai 16 anni. Poi il trasferimento all’Ascoli dove ha indossato la maglia dell’U17 e dell’U19. Lo nota il Genoa con il quale gioca, segnando anche due reti, il Torneo di Viareggio. Nell’estate del 2019 approda al Rimini dove gioca 19 gare realizzando un paio di gol. A luglio 2020 il trasferimento all’Imolese dove mette insieme 15 presenze rimanendo, però, a secco. L’Ascoli lo manda un’altra volta in prestito, questa volta alla Turris, sempre in serie C, dove arriva nel mercato invernale: 8 gettoni con la casellina ‘reti realizzate’ che rimane vuota. Nell’estate 2021 scende ancora al sud per indossare la maglia del Francavilla (serie C) nel quale gioca con continuità (34 presenze) andando a segno per 3 volte. A luglio l’approdo alla Recanatese, 15 gettoni, 2 gol per poi, a dicembre, trasferirsi alla Fidelis Andria: 14 presenze, 2 reti. Intanto sono tre i nomi sul taccuino del presidente Cassese per puntellare anche il centrocampo: Mariano Bernardini che ha rescisso con il Campodarsego, Antonio Carnevale, nell’ultima stagione al Termoli, e soprattutto Simone Tonelli ora al Rimini.

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