Tormentone di un’estate fa: la Ternana quando libererà Ferrante e chi sarà l’altra punta? Le due risposte arrivarono tra il 23 e il 26 agosto, quando il Cesena abbracciò il primo dopo oltre un mese di corteggiamento e completò il reparto punte con King Udoh, acquistato a titolo definitivo dall’Olbia. Poi sappiamo tutti come è andata a finire, ma questa è un’altra storia. Tormentone di quest’estate: quando se ne andranno gli esuberi e soprattutto quando arriveranno gli ultimi rinforzi? Le date rischiano di essere le stesse del 2022, scandite dall’immobilismo di un mercato che ad agosto ha portato in Romagna solo Roberto Ogunseye, peraltro “prenotato” in abbondante anticipo dal Modena. Dentro a questo immobilismo, spesso determinato da contratti troppo lunghi o troppo onerosi ma anche dalle discutibili regole imposte dall’alto (hanno ancora senso due mesi pieni di mercato?), per la seconda estate consecutiva il Cesena ha ammirevolmente pescato dal proprio serbatoio, concedendo una chance ad alcuni gioielli del settore giovanile. Un anno fa Domenico Toscano diede fiducia e cominciò a plasmare i gemelli Shpendi, oggi ha inserito stabilmente in prima squadra Alessandro Giovannini, un’altra piacevole scoperta dal futuro assicurato, e tolto dal mercato Matteo Francesconi, ancora acerbo nella passata stagione, durante la quale è spesso finito in Primavera, ma lievitato nell’ultimo mese.
Stessa storia
Riavvolgendo il film, la storia dell’estate 2022 è nota. Il primo centravanti della lista, Simone Corazza, arrivò a Cesena a fine luglio e dopo un paio di allenamenti si ritrovò subito ai box per colpa di un guaio muscolare che lo tenne fuori un mese. Senza il Joker, con Ferrante bloccato in sala d’attesa per quasi 40 giorni e con Udoh arrivato solo a fine mercato, Toscano si affidò a Stiven e Cristian Shpendi, che ebbero un eccellente approccio dentro al gruppo segnando a raffica e convincendo il tecnico calabrese. «I due gemelli? Resteranno sempre con noi», disse Toscano prima di Cesena-Carrarese, quando Stiven e Cristian guidarono l’attacco del Cavalluccio segnando un gol e sfiorandone altri tre dopo un’ora di dominio. Da una situazione di oggettiva difficoltà (l’infortunio di un titolarissimo e i ritardi per l’arrivo degli altri due centravanti), il Cesena si trovò in casa due calciatori pronti, affamati e di grande qualità, come confermato a posteriori: 13 gol in due e chiamata dalla Serie A per Stiven. Oggi la situazione non è molto diversa. Anzi, è simile: con il mercato bloccato dalla mancata cessione degli esuberi, dalla trequarti in su è arrivato solo un rinforzo (Ogunseye), mentre Corazza ha cominciato più tardi dopo aver trascorso un paio di settimane nuovamente ai box. Dentro a questo scenario si sono “infilati” Cristian Shpendi e soprattutto Giovannini, titolari nelle due gare ufficiali di Coppa Italia contro Virtus Entella e Bologna: un gol e un assist in due al primo turno contro i liguri, nella gara “giocabile”, e un’ottima figura la settimana successiva in un palcoscenico di spessore e contro un avversario di Serie A. Discorso simile qualche metro più indietro, a centrocampo, dove Francesconi ha approfittato degli acciacchi di due titolari come De Rose e Saber e delle dinamiche del mercato per ritagliarsi spazio e soprattutto per strappare consensi. Dentro a questo scenario, che per i baby rappresenta una grande occasione, all’appello manca solo Tommaso Berti, il più “esperto” del gruppo pur avendo solo 19 anni. Artico e Toscano hanno scelto di tenerlo e proprio per questo motivo è giusto aspettarlo. In fondo, per Ferrante, il Cesena ha atteso praticamente un anno intero…