Calcio C, Colombo: "Che gioia essere a Rimini"

Gennaio 2001, quindi 22enne, ravennate di nascita ma sammarinese di nazionalità perchè il nonno, da parte di mamma, è nato sul Titano. Edoardo Colombo non è sicuramente un veterano, eppure la sua vita calcistica è iniziata prestissimo a tal punto da forgiarlo al pari di chi mastica calcio da molto più tempo rispetto a lui. Il nuovo portiere del Rimini, il prossimo mese dirà chi sarà titolare tra lui e Passador, si presenta così per la prima volta: «A 6 anni ho cominciato a tirare i calci al pallone con un’esperienza al Low Ponte (società ravennate, ndr), quindi sono andato al Cesena dove ho svolto tutta la trafila delle giovanili fino a 15 anni quando ho deciso di andare via di casa. Mi era stato detto che nella vita bisognava fare sacrifici, bene ho cominciato a girare per l’Italia giocando nella Juventus under 17, quindi A Legnago, Fermo, Arezzo e Cava dei Tirreni. Ho fatto tanta di quella strada che penso adesso di essere maturo».
La Romagna mancava al portiere romagnolo e la chiamata del Rimini non poteva essere rifiutata: «Assolutamente no, non mi aspettavo neppure questa soluzione e sono felicissimo ora di essere qui. Finalmente sono tornato nella mia terra, lo ammetto mi mancava e poi ora indosso questi colori importanti con i quali spero di togliermi grandi soddisfazioni. Ho visto che l’anno scorso il Rimini ha disputato una buona stagione da matricola perdendo soltanto ai play-off e in questi giorni parlando con coloro che sono rimasti, direi un bel numero, ho avuto modo di conoscere ancora meglio ciò che ha fatto il Rimini nella stagione passata. Sono qui soltanto da una settimana ma posso dire che sono stato accolto benissimo da giocatori che prima ancora sono uomini».
Nel calcio d’oggi al portiere non si chiede più soltanto di parare ma anche di giocare con i piedi. Colombo è pronto: «Sì, il ruolo è cambiato ma non ho problemi. Sono un destro e mi sono allenato molto negli anni passati su questo fondamentale. Se l’azione partirà da dietro e ci sarà bisogno di dare una mano ai compagni io sono pronto, reattività e personalità sono le mie qualità migliori». al.pr.