Boschi e foreste, in Emilia-Romagna 630mila ettari

Seicentotrentamila sono gli ettari di boschi e foreste che ricoprono la nostra Regione, costituendo circa un quarto del suo territorio. Rappresentano una risorsa ambientale fondamentale: catturano l’anidride carbonica purificando l’aria, custodiscono uno straordinario patrimonio di biodiversità, contribuiscono a contrastare il dissesto idrogeologico. E oltre a essere lo scrigno della biodiversità terrestre e un fondamentale serbatoio per lo stoccaggio del carbonio e per l’assorbimento dei gas serra, le foreste, se ben gestite, possono rappresentare una risorsa rinnovabile in grado di fornire beni e servizi in maniera costante: legno, aria, acqua, attività turistico-ricreative sono solo alcuni esempi della potenzialità dei sistemi forestali.
La settimana scorsa, il 21 marzo come ogni anno, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di tutti i tipi di bosco, si è celebrata la Giornata internazionale delle foreste. È stata l’occasione per fare il punto sulle attività di tutela e valorizzazione messe in atto da parte della Regione Emilia-Romagna, che è tra le regioni più virtuose rispetto alla crescita di superficie forestale gestita in maniera sostenibile. L’assessora regionale alla Forestazione, parchi e programmazione territoriale Barbara Lori ha spiegato come siano stati 39 i milioni di euro gestiti dalla Regione negli ultimi anni - tra risorse europee, nazionali e regionali -, per interventi di miglioramento forestale, forestazione urbana e creazione di nuovi boschi.
«La forestazione - ha ricordato Lori - è diventata un tema centrale nell’agenda politica, uno strumento per politiche ambientali virtuose, per accompagnare la transizione ecologica, per rendere le città più belle e vivibili». Proprio in Emilia-Romagna il Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano è stato apripista nella vendita di crediti di sostenibilità grazie a una gestione virtuosa del patrimonio forestale.
Tra le iniziative in corso anche il progetto Life CO2 Pes &Pef, che ha permesso di sperimentare innovative tecniche di gestione forestale nei territori del demanio forestale regionale in provincia di Forlì-Cesena e in quelli delle proprietà collettive della Comunalie Parmensi, dimostrando un incremento della capacità di immagazzinare anidride carbonica e di ridurre il rischio idrogeologico e il pericolo di incendi.
La giornata dedicata alle foreste, con una coincidenza perfetta, è stata anche occasione per celebrare la fine dei lavori di ampliamento della fascia boscata tra il torrente Rabbi e il rio Vecchiazzano, a Forlì. Sono stati messi a dimora 700 nuovi esemplari autoctoni, tra alberi e cespugli, con il risultato di 14mila metri quadrati di verde in più nel cuore della città, nei pressi dell’ospedale Morgagni-Pierantoni.