Si apre oggi, al Mambo di Bologna, la prima edizione di Books, il festival dedicato ai libri d’arte e d’artista a cura dell’editore ravennate Danilo Montanari e Lorenzo Balbi. Accanto ai 40 espositori, librai ed editori del settore, italiani e internazionali, presenti con veri e propri progetti sul libro d’arte, troveranno spazio otto focus espositivi: dalla presentazione di tutti i libri d’artista di Franco Vaccari ai cinque volumi nati negli anni Settanta dalla collaborazione tra Claudio Parmiggiani e Mario Diacono; dalle edizioni limitate di Paolo Ventura a tutti i libri curati da Luigi Ghirri durante la sua attività di artista e fotografo; dalla produzione di Daniela Comani dagli anni Novanta a oggi fino a una selezione di opere di Jacopo Benassi e a un omaggio postumo all’artista Irma Blank, scomparsa pochi giorni fa. Un focus monografico sarà inoltre riservato a Giorgio Maffei, con circa 50 libri da lui curati, dedicati alla produzione di maestri come Bruno Munari, Alighiero Boetti e Sol Lewitt.
Danilo Montanari, in cosa consiste “Books”?
«Non dico per la prima volta, ma per la prima volta dopo tempo, e comunque in questa forma, si riuniscono librai specializzati ed editori del settore, che sono circa una quarantina, a testimonianza del fatto che l’editoria italiana dei libri d’arte è all’avanguardia internazionale, non solo per qualità (questo lo è da sempre) ma anche per quantità dell’offerta. Però il mercato è più internazionale che italiano. Con questa iniziativa si vuole dare il via anche alla possibilità a un pubblico, che sarà sempre di nicchia ma potrebbe essere più importante di quanto sia adesso, di avvicinarsi al libro d’arte».
Espositori ma non solo: cos’altro è previsto?
«Sono previste alcune piccole mostre, che riguardano autori più importanti, artisti come Franco Vaccari, Luigi Ghirri e, tra i giovani, Paolo Ventura e Jacopo Benassi, per aprire dei piccoli focus sul percorso del libro d’arte in Italia. Libro d’arte inteso in senso abbastanza esteso, nel senso che comprende in questo caso anche il libro d’artista».
Cosa si intende esattamente per libro d’arte e libro d’artista?
«Il libro d’artista è qualcosa che nasce nella seconda metà del Novecento, in Italia ha un’espansione particolare negli anni Sessanta e Settanta con l’arte concettuale e questo non è il “libro artistico” nel senso di libro fatto a mano: ha un significato preciso. È un libro che fa parte della poetica dell’artista e quindi è una forma espressiva dell’artista in forma di libro».
“Books” sarà aperto a tutti?
«Sì, è un evento aperto a tutti, con la speranza che ci sia un pubblico più numeroso possibile, assolutamente anche non competente: non è un evento per addetti ai lavori, è semplicemente per incuriosire anche persone che magari non sanno cosa sia il libro d’artista, anzi probabilmente non è mai chiaro. Se si parla di “libro d’artista” spesso si pensa a un “libro artistico”, invece è qualcosa di diverso».