Basket B, dopo 13.181 giorni la Virtus è davanti all'Andrea Costa
Il sorpasso. Nessun titolo può essere utilizzato, meglio di quello del film dell’indimenticato Dino Risi, per spiegare quanto successo domenica nel piccolo mondo del basket imolese. Un vero terremoto. Anzi, no, proprio un sorpasso. Quello operato dalla rampante Virtus Imola ai danni degli “odiati” cugini dell’Andrea Costa: vincendo a San Miniato (in rimonta dal -17) e sfruttando l’inopinato ko casalingo dei biancorossi per mano dei Tigers, i gialloneri hanno infatti messo il muso avanti in classifica. Non succedeva dal 5 ottobre 1986, quando Andrea Costa e Virtus disputarono l’unico (fino a quest’anno) campionato “comune” della loro storia. Bene, 36 anni, un mese e un giorno dopo quella domenica, o 13.181 giorni, la Virtus ha ripreso in mano l’ideale supremazia cestistica.
L’album dei ricordi
Quella B2 somiglia tremendamente, a maggior ragione dopo il diverso avvio di Virtus e Andrea Costa, all’attuale B. L’Imola biancorossa ci arrivava, infatti, da neopromossa (vinta la C imbattuta) dopo anni di tentativi falliti, mentre la Virtus Imola si era consolidata a quei livelli, alternando stagioni solide ad altre meno. L’Andrea Costa partì perdendo in trasferta con Ferrara, mentre la Virtus batté al Ruggi il Castelfranco Veneto e la domenica successiva, il 5 ottobre appunto, i biancorossi si sbloccarono ai danni di Montebelluna e i gialloneri violarono il campo dell’Esperia Treviso. Dopo due giornate, Virtus a quota 4 e Andrea Costa a 2. Il 12 ottobre la Bruni-band si aggiudicò a Forlì il derby sulla Caveja, mentre Regazzi (sì, proprio Marco, l’attuale coach virtussino) e compagni cedevano al Ruggi all’Oderzo. Di lì in poi il campionato delle due imolesi imboccò strade agli antipodi: l’Andrea Costa lo vinse (due derby compresi), volando in B1 e la Virtus si salvò solo agli spareggi salvezza di Rovigo.Il resto della storia è noto, con i colori biancorossi a toccare l’apice dell’A1 e quelli gialloneri il baratro del fallimento, il tutto prima di ricongiungersi in B grazie alla promozione virtussina dello scorso giugno.
Presente … e futuro
Ci aveva provato già due volte la Virtus Imola ad andare in fuga, ma le vittorie contro Faenza (alla seconda giornata) e Matelica (alla terza), erano state rintuzzate pochi minuti dopo dall’Andrea Costa, capace di battere Fabriano e Ancona con i gialloneri già a segno. Domenica scorsa sembrava la meno propizia per le ambizioni della Regazzi-band, opposta in trasferta all’ostico San Miniato e per giunta senza il leader carismatico Tommasini, mentre l’Andrea Costa ospitava i derelitti Tigers. Il finale lo conoscete tutti. E anche questa volta prima la Virtus ha festeggiato la propria impresa, poi ha dovuto attendere (supplementare compreso) il risultato del Ruggi. La festa, insomma, è esplosa negli spogliatoi per la squadra e in macchina per i numerosi tifosi al seguito, ancora più bella perché proprio a San Miniato era legato l’amarissimo ricordo della mancata promozione sfuggita al Ruggi.Il futuro ora, in attesa della super sfida di domenica 4 dicembre, mette le imolesi davanti a un doppio derby: per l’Andrea Costa quello quasi impossibile di Faenza, per la Virtus quello casalingo con Ozzano, molto sentito dall’ambiente (viste le sfide in C Gold) e dall’ex di turno, il direttore generale giallonero Gabriele Torreggiani.