Basket A2, Tassinari: "Rimini, vittoria fondamentale"

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Contava portare a casa il referto rosa, senza se e senza ma, in una partita che nascondeva mille insidie. E i biancorossi non hanno sbagliato, mostrando tanta determinazione e tanto pathos agonistico soprattutto in difesa nel successo casalingo su Mantova: «Una vittoria molto importante - dice senza giri di parole il play Andrea Tassinari - arrivavamo da due prestazioni un po’ cosi, con quella di Chiusi che ci procura ancora dolore e quella di Bologna in cui siamo stati in partita per metà gara, troppo poco per impensierire la Fortitudo. Contro Mantova era quindi vitale dare un segnale per tutti i 40 minuti, era una gara veramente fondamentale per la nostra stagione per rimanere agganciati al gruppone salvezza, tornavamo tra le mura amiche e credo che dopo tutto siamo riusciti a dare un segnale di carattere per una squadra che vuole rimanere in questa categoria». Non è facile giocare da neopromossa, non lo è ancora di più quando sei condannato a vincere per non aprire una vera e propria crisi. Contro gli Stings si è vista soprattutto quella voglia di mordere e difendere con le unghie su ogni pallone, di arrivare prima di tutti a rimbalzo, che era un po’ latitata in altre apparizioni: «Eravamo tutti consapevoli dell’importanza di questa partita, per come ci arrivavamo dopo diverse settimane delicate e non facili dove i risultati non sono arrivati. La classifica parlava chiaro, di certo il calendario non ci è stato favorevole, ma questo risultato deve darci la spinta per un filotto di scontri diretti che ora avremo da qui a Natale, contro avversari alla nostra portata davanti ai quali dovremo dimostrare di valere di più e quindi di valere la categoria». Una crescita che il play biancorosso (pare aver preso sempre di più le redini della cabina di regia di RivieraBanca), nota anche all’interno dello spogliatoio, con diversi giocatori che stanno aumentando i giri ogni partita di più: «È brutto fare nomi, ma l’emblema della nostra crescita è la prestazione di Simon Anumba, passato dalla panchina totale contro Chiusi agli oltre venticinque minuti di domenica sera dove ha letteralmente dominato la partita in attacco e soprattutto con una grande difesa, solo la prestazione monstre di Johnson gli ha tolto la palma di mvp». A proposito, è stato proprio Andrea Tassinari a beneficiare tra l’altro del regalo di Johnson, che in qualità di mvp aveva vinto un corso intensivo di inglese messo in palio da uno sponsor di Rbr. Lo spirito di squadra di certo, dentro e fuori al campo non manca: «La realtà è che ci alleniamo tutti veramente forte, dai più giovani ai senior, ogni allenamento ad esempio io e Meluzzi ci scanniamo avendo lo stesso ruolo, è sempre una battaglia per essere più competitivi, farci crescere l’un altro e di conseguenza essere di aiuto alla squadra».

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