Basket A2, Pasquali carica l'Unieuro per i play-off: "Credici"
È una tendenza positiva che va consolidata a suon di vittorie nelle prossime partite, ma sulle ragioni che sono alla base della ripresa dell'Unieuro e sui fattori che possono condurre alla tanto attesa continuità di rendimento e risultati, c'è chi ha le idee molto chiare. E' il general manager dei biancorossi, Renato Pasquali che vedendo, lui come coach Sandro Dell'Agnello, una squadra finalmente al completo, inizia a pensare positivo. «E' migliorata la condizione fisica complessiva del gruppo, a partire da Benvenuti, ma non solo e Lucas sta dimostrando di corrispondere al profilo che ci aspettavamo quando lo abbiamo scelto: un buonissimo tiratore e passatore, nonché un giocatore dotato della personalità che ci serviva. Questo ha contribuito a farci prendere ritmo e fiducia assieme ad alcune intuizioni, rivelatesi, felici, da parte dello staff tecnico». L'Unieuro di oggi non è solo diversa da quella di un mese fa a livello quantitativo (ossia di elementi a disposizione), ma anche sotto l'aspetto dei minutaggi e dei compiti assegnati. «La scelta di far partire Pullazi dalla panchina e Natali in quintetto, diversamente da quanto avveniva a inizio campionato, sta giovando a entrambi e alla squadra – spiega Pasquali - Rei può avere più impatto sulla partita entrando in corsa e poche altre squadre hanno un lungo come lui che entra dalla panchina. Il suo rendimento sta salendo e per lui non si tratta affatto di una retrocessione, anzi. Natali, invece, con il suo preziosissimo sacrificio in marcatura sin dall'inizio sui migliori attaccanti avversari e con la sua capacità di prendersi i tiri aperti creati dai compagni, è tornato ad essere un preziosissimo collante». All'analisi, poi, si aggiunge anche il capitolo Davide Bruttini, in un quadro che parla complessivamente della crescita del pacchetto lunghi biancorosso. «Col rientro di Benvenuti, anche Davide è tornato al suo ruolo originario, con meno minuti, entrando a partita iniziata, ma con grande impatto – afferma il general manager – Rotazioni, suddivisione dei minuti e delle responsabilità stanno tornando a quadrare». Il puzzle è completo, ma dove potrà condurre? Il terreno da recuperare non è poco. «Già, siamo in debito con la nostra classifica e dobbiamo solo pensare a conquistare più punti possibili. Se mettiamo una linea di demarcazione prima della fase ad orologio, forse possiamo arrivare settimi vincendo almeno 4 gare, per il 6° posto servirebbe qualche passo falso altrui, ma fondamentale è che il flusso di fiducia che abbiamo adesso, non si interrompa». CICLISMO