Basket A1 donne, E-Work e i dubbi su Jori Davis
Addio sogni di gloria. Sabato sera la E-Work ha perso l’ennesima occasione per rilanciare classifica e ambizioni, lasciando banchettare al Bubani le Lupe di San Martino. Il settimo stop di fila ha certificato un’involuzione preoccupante nel gruppo manfredo, a cominciare dall’atteggiamento di Jori Davis. La newyorkese aveva iniziato benissimo il campionato, illudendo di essere tornata la leader che tutti si aspettavano anche l’anno scorso. Il calo di rendimento della numero 32 era già evidente da qualche gara, ma sabato si è palesato in maniera sconcertante, con zero punti e soprattutto zero tiri nei primi 20’. Il risveglio nel secondo tempo non è bastato a pareggiare i conti e ha aperto più di un interrogativo sulle motivazioni di una giocatrice fondamentale nello scacchiere di Simona Ballardini. Se pure Moroni (zero punti) e Cupido (7 punti, ma 2/11 al tiro) incappano in una serata storta e Hinriksdottir non riesce proprio a trovare continuità, per Faenza si fa dura. A nulla è valsa la buona prova di Policari (17 punti). Kunaiyi-Akpanah (20 punti, 19 rimbalzi e 9 falli subiti) non può sempre portare la croce e cantare. Ora il calendario propone alle manfrede due gare da non fallire assolutamente, ma in ottica salvezza e non più play-off: domenica prossima a Crema e mercoledì 21 al Bubani contro Lucca. La striscia degli scontri diretti proseguirà all’alba del nuovo anno, con le sfide consecutive a Moncalieri (in casa), Brescia (fuori) e Valdarno (in casa). L’ottavo posto è distante 8 punti (a quota 12, la E-Work ne ha 4). Al contrario, le ultime della classe (Brescia, Valdarno e Lucca) sono lì, a -2. Le faentine non possono più permettersi di regalare alle avversarie i primi due quarti delle partite, perché poi rimontare diventa complicato con le squadre alla portata e proibitivo con quelle più forti. Dall’infermeria, intanto, arrivano buone notizie sulla schiena di Giulia Moroni. Il brutto scontro con Kunaiyi-Akpanah e Dedic, che sabato sera aveva costretto il play marchigiano ad abbandonare il campo in barella, ha lasciato strascichi dolorosi ma non preoccupanti: solo problemi muscolari già in via di risoluzione. Ancora ai box la polacca Niedzwiedzka, che sta facendo terapia dopo l’infortunio alla caviglia rimediato la settimana scorsa in allenamento. Per scacciare la paura, domenica a Crema ci vorrà una prova gagliarda e di squadra, possibilmente fin dalla palla a due.