A Rimini in bus: biglietti e abbonamenti più cari, ecco cosa cambia

E’ un aumento continuo quello del costo della vita. Con un’inflazione nel Riminese al +7,6% rispetto all’anno precedente e un caro prezzi sul carrello della spesa (i prodotti acquistati al supermercato) salito al +11,2% sul giugno 2022. Una crescita che non sembra arrestarsi. Ma che si sta, addirittura, allargando verso settori finora “vergini”. Come il trasporto pubblico locale che, dal 1° luglio, registrerà un ritocco sensibile dei biglietti del servizio. Così come deciso dalla Provincia, attraverso un decreto, il numero 50 del 16 giugno 2023, dopo l’ok, all’aumento, dell’assemblea dei sindaci che, a fine marzo, aveva anche approvato una proroga triennale del servizio all’attuale gestore, il Consorzio Atg di cui fa parte la Start Romagna («Proroga che scadrà nel 2026 quando sarà emesso il nuovo bando di gara», precisa Massimo Bellini, segretario Cgil trasporti Rimini). Aumenti, sì, ma anche tariffe bloccate come quelle per gli abbonamenti annuali e per gli studenti.
Le percentuali
Ma andiamo per ordine. Da sabato prossimo, quindi, per servirsi del bus zona 1 (non può sconfinare dai confini del comune dove si è acquistato il ticket) bisognerà sborsare 1,50 euro (biglietto con validità 60 minuti), contro 1,30 euro attuali: 20 centesimi in più, dunque (il +15,4%). Proprio quell’euro e 50 che però il Comune di Rimini aveva già fissato nel 2018 rimanendo quindi ora al riparo dall’aumento. I ritocchi coinvolgeranno quindi tutte le altre altre aree, Metromare compreso. Se, infatti, il biglietto “2 zone, validità 75 minuti” (Rimini-Riccione ad esempio) ad oggi costa 2,10 euro, da sabato schizzerà a 2,50 euro (+19%), sia sui bus di strada che su quelli del tfr (con la novità, per questi ultimi, di un ticket di validità 24 ore a 5 euro). Così come il “Biglietto 3 zone, validità 90 minuti” che da 2,90 euro salirà a 3,50 euro (+20,7%) e il “4 zone, 105 minuti”: da 3,70 euro a 4,40 euro (18,9%). Capitolo a parte per Estate card, l’estensione dell’abbonamento al trasporto pubblico riservata agli studenti Under 26 che consente di viaggiare su tutti i mezzi Start Romagna nei bacini di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini durante le vacanze scolastiche. Si sale del 42,85%, passando da 35 a 50 euro.I costi generali salgono
Aumenti che, come si legge nel decreto provinciale, derivano dagli «investimenti che, nel medio periodo, il gestore del servizio di trasporto pubblico locale dovrà fare per rinnovare il parco automezzi, nell’ambito delle nuove direttive nazionali e comunitarie in materia di emissioni e alimentazione dei mezzi della mobilità pubblica e privata». E, ancora, a causa del «progressivo aumento dei costi generali del trasporto pubblico locale», Ad esempio, i carburanti.Grand
Non solo il biglietto giornaliero. Anche l’abbonamento mensile sarà soggetto a ritocchi sostanziosi: il “Mensile 1 zona” passerà, infatti, da 28 a 32 euro (+14, 2%), il “Mensile 2 zone” da 38 a 43 euro (+13,1%), il “Mensile 3 zone” da 48 a 54 euro (+12,5%), e così via fino al “Mensile 8 zone” che dalle attuali 71 euro salirà, sempre dal 1° luglio, a 78 euro (+9,8%, ritocco più basso). Osserva Sandro Di Giacinti, segretario Cisl Trasporti Rimini: «Sono aumenti tariffari determinati dalle spese sostenute dalla Start per acquistare, nel rispetto delle direttive comunitarie, i nuovi mezzi. Ad oggi ne saranno stati acquistati una settantina su un totale di novanta, tutti a metano e della lunghezza di 10 metri e mezzo, 12 metri e 18 metri. I restanti minibus elettrici, l’azienda li ha ordinati, ma non ci risulta siano ancora arrivati».Ma se una determinata classificazione di biglietti da sabato subirà aumenti, un’altra no, perché rimarrà ancorata alla tariffa attuale. Parliamo degli abbonamenti annuali e di quelli per gli studenti. “L’annuale 1 zona” resterà così congelato a 256 euro, “L’annuale 2 zone” a 329 euro, “L’annuale 3 zone” a 413 euro, “L’annuale 4 zone” a 465 euro fino all’Annuale 8 zone bloccato a 637 euro. Per quanto riguarda, invece, la tessera per gli studenti e under 26 ci sarà una leggera integrazione tariffaria per le prime tre zone: “Under 26, 1 zona” da 235 a 240 euro (+2,13%), “Under 26, 2 zone” da 303 euro a 311 euro (+2,64%), “Under 26, 3 zone” da 380 a 388 euro (+2,11%). Poi più niente perché dalle “4 zone” alle “8 zone” si pagherà sempre 388 euro fino all’inizio dell’anno scolastico 2025-2026.

