«Non ho mai visto una tale solidarietà in tanti anni che ci occupiamo della nostra comunità. Mai come in questo caso l’impegno di tutti non ha fatto discriminazioni. Qui a mangiare ci sono venuti tutti: cattolici, evangelici e musulmani». Loretta Foschi, della parrocchia di San Mauro in Valle, ha vissuto gli ultimi 12 giorni dall’alluvione senza alcun tipo di sosta. E nonostante un garage allagato, che è riuscita subito a liberare, si è messa a disposizione dell’associazione Adonai insieme al marito Guido Gallinucci.
Mamme ai fornelli
«Ogni giorno arrivava all’Adonai la commissione di 1.500 pasti dal centro Don Milani. In pochi giorni ci siamo resi conto che avrebbero avuto bisogno di un altro appoggio e altre braccia. Allora ho pensato di aprire le porte della nostra parrocchia», così anche da San Mauro in Valle sono iniziati ad arrivare quasi 150 pasti ogni giorno. E di volta in volta la richiesta è continuata a salire fino a 300 pasti completi ogni singolo giorno. A contribuire però non sono stati solo i volontari della parrocchia, ma il mare di persone arrivate lì da un passa parola.
In cucina
Dal ristorante Cerina di San Vittore si sono presentati in cucina diversi cuochi, molti sono arrivati anche dai ristoranti di Cesenatico e da Cucine Popolari. E man mano che il gruppo si allargava e la commissione dei pasti raggiungeva quota 750 a sostenere il lavoro erano anche tutte le realtà locali. La Martini ha aiutato con la consegna di carne, la Cacchi con bombole a gas, l’associazione Donne di cuori di Pavia con 80 chili tra pasta e riso. Amadori ha messo a disposizione un camion frigo e oltre 1.000 uova, Vignali la frutta, l’azienda agricola Mengozzi i dolci e così tanti altri. Dal 20 maggio, tutti i giorni fino alle 19:30, l’attività in parrocchia è rimasta frenetica. I battenti però si sono chiusi ieri, con una giornata conclusiva a cui anche la consigliera regionale Lia Montalti e l’assessora Carmelina Labruzzo hanno preso parte». E proprio dall’assessora è partita anche l’idea di coinvolgere la comunità di San Cristoforo.
A San Cristoforo
«Frazione che era rimasta illesa dall’alluvione e ha messo a disposizione la cucina della parrocchia, preparando 150 cene complete ogni giorno da mercoledì 17 maggio fino a ieri. Patrizia Donati e Manuela Balzani, che hanno continuato a lavorare in questi giorni, sono rimaste commosse dalla solidarietà che hanno visto arrivare. Da Visso, in provincia di Macerata, sono arrivate scatole di ciauscolo, il loro salame tradizionale, e pullman pieni di beni di prima necessità. Talmente tante le donazioni raccolte che la scorsa settimana con diversi furgoni sono stati dirottati ai Romiti di Forlì dove la situazione pare a oggi ancora molto difficile. In questi giorni il lavoro delle parrocchie e quello svolto dal centro Don Milani sono in fase di chiusura.