Agostini: Pandemonio e Pandemia

Un effetto sicuramente questo virus lo ha già ottenuto ed è quello di aver prodotto un gran “pandemonio”, trasformando “tutto il popolo” (pan demos) in “tutti diavoli” (pan daimoniòn).
L’incapacità di affrontare razionalmente l’emergenza epidemiologica, con le dovute strumentazioni e protocolli sanitari, ha lasciato campo libero a soggetti che hanno dato il peggio di sè, pur ricoprendo ruoli di grossa responsabilità. Soprattutto nelle prime settimane di panico, ci sono state troppe persone autorevoli che hanno dichiarato senza arrossire l’esatto contrario di ciò che una settimana dopo hanno smentito.
Un pandemonio è un rumore infernale e per farlo cessare è necessario riportare il silenzio. Proprio quello che oggi servirebbe per poter recuperare l’uso della ragione e cercare di capire che cosa sta succedendo.
Ma questo silenzio non c’è, mentre il pandemonio continua a rimbombare nella testa e a “far rumore” (Deodato ci aveva proprio preso…). E in questo rumore serpeggia e si annida la paura. Paura di morire per mano di un virus invisibile. Lo vedi negli occhi sbarrati, arrossati, di tante persone che spuntano a malapena dalle mascherine che ti guardano con diffidenza, perché tu potresti essere il nemico, l’untore. Potendo, sentiresti il loro cuore accelerare i battiti, l’adrenalina affluire a fiumi, a spegnere il loro cervello lasciando solo due opzioni: l’attacco o la fuga.
Queste persone non passeranno mai alla fase “liberi tutti” finché non si sentiranno sicure grazie ad un vaccino qualunque, per accaparrarsi il quale, sarebbero disposte a combattere fino alla morte. Vaccino = salvezza. Non provate a spiegarle i pro e i contro… non interessa nulla, attendono l’angelo liberatore con la siringa in mano.
“Tutto tornerà normale solo con il vaccino”. Nel frattempo, passano messaggi di terrore: “Attenzione, non abbassate la guardia, non sentitevi sicuri dentro le mura domestiche; non scambiatevi le forchette, attenzione agli asciugamani….”. Dal distanziamento sociale al distanziamento familiare: il pericolo potrebbe essere nostra moglie, i nostri figli. Le vie del terrore sono infinite e più sono stupide, più volano basso, più sono in grado di alimentare la paura e il panico.
Nel frattempo sempre più medici e scienziati cominciano a prendere posizioni diverse e a denunciare l’eccessivo allarmismo che è stato creato. Ma a queste voci fuori dal coro non viene dato uno spazio sui principali mezzi di informazione, non è possibile una discussione ed un confronto scientifico.
La sensazione che ho è che pur di non prendersi la responsabilità politica di decidere, c’è chi preferisce fare e far fare la figura degli imbecilli e a distruggere l’intera economia del paese. In questo momento se lo possono ancora permettere, perché la gran parte delle persone è ancora anestetizzata dal terrore, perché le immagini terribili trasmesse 24 ore su 24 su tutti i mezzi di informazione, hanno lasciato il segno.
Ma sapete cosa vi dico? Che non durerà in eterno. Il risveglio sarà estremamente doloroso, perché ci troveremo un paese distrutto, impossibile da ricostruire senza voltare pagina e rimboccarsi le maniche, uniti nel bene comune.
Nessun paese pagherà un prezzo come l’Italia e non illudiamoci che arriverà la cavalleria a salvarci dagli indiani.
Tuttavia qualcuno troverà sicuramente il modo di arricchirsi anche in questa situazione terribile.
Per loro sì che “andrà tutto bene”: hanno il vento in poppa, nessuno a contrastare la loro avanzata, i loro interessi, in nessuna parte del mondo. Maestri di PNL, sanno come usare la comunicazione, conoscono i punti deboli del sistema. Sanno che di fronte alla paura non c’è opposizione che tenga. Mi viene in mente la telefonata di quel criminale che nel bel mezzo del terremoto di L’Aquila, rideva pensando ai soldi che si sarebbe fatto con il terremoto. Qua è ancora peggio: molte aziende saranno svendute alla mafia, oppure finiranno in mani di paesi esteri per due soldi. Senza parlare del business vaccini e della installazione delle antenne 5G che procede sottotraccia sperando che la gente sia distratta dal CoronaVirus.
A tal proposito ho sentito un membro dell’Accademia dei Lincei dichiarare candidamente che il 5G non c’entra assolutamente nulla con la diffusione del Covid, perché penetra solo di pochi millimetri nella cute e quindi al massimo potrebbe provocare un tumore alla pelle, ma sicuramente non il Covid…
Dopo una dichiarazione del genere, cosa si può pensare?
Quindi per il 5G i danni collaterali (morti…) possono rientrare in un livello di rischio “accettabile”? E questo chi lo decide?
Il populista direbbe: lo decidono quelli che hanno gli interessi in gioco, in pieno conflitto di interesse… Il “responsabile di sinistra” invece direbbe che è un sacrificio che va fatto in nome del progresso.
Sta di fatto che in nome del progresso è accettabile morire di infarto e di cancro (in Italia in un anno oltre 230.000 decessi dovuti a malattie cardiocircolatorie e oltre 180.000 per cancro, contro i 33.000 “per/con” Covid).
Su questi morti, nessuna politica seria di contrasto: non si è resa obbligatoria l’educazione alimentare e l’educazione al movimento in tutte le scuole come attività primaria visti i rischi (purtroppo muoiono anche tanti bambini e giovani di cancro); non si sono rese obbligatorie mense scolastiche e nei posti di lavoro, che rispettino un’alimentazione sana; non si affronta seriamente il problema della obesità (in particolare quella infantile); non sono stati messi al bando i cibi spazzatura e le sostanze cancerogene che ne fanno parte; non sono vietati i pesticidi e i concimi chimici; non si fa una campagna seria contro l’abuso di sostanze come lo zucchero e non è stato vietato l’uso di cereali e farine raffinati.
Eppure sappiamo bene che la maggior parte delle nostre malattie è originata da una cattiva alimentazione e da uno stile di vita sbagliato. Allo stesso modo non si proteggono le persone e in particolare i bambini dal rischio elettromagnetico con scuole e camere da letto schermate; anzi si incentiva l’uso dello smartphone e del computer a tutte le età, con rischi già evidenziati in numerosi studi in tutto il mondo. Però abbiamo obbligato i bambini a stare a casa da scuola, li abbiamo terrorizzati con le mascherine, il distanziamento sociale, gli abbiamo tolto gli amici e l’aria da respirare, a causa di questo virus.
La paura fa dei brutti scherzi, lo posso capire e sono anche disposto a credere alla buona fede di chi indubbiamente ha commesso diversi errori. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.

*Titolare Terraesole

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