Vela. Ecco la nuova Luna Rossa. Da Sirena a Rosetti, tanti romagnoli nel team

Decima campagna di America’s Cup di Luna Rossa, anche stavolta a trazione romagnola. Ieri a Cagliari è stata varata la barca dei sogni che lancia la sfida ai neozelandesi per raggiungere il traguardo mai raggiunto dagli italiani: portare a casa la brocca d’argento datata 1851. L’AC75 costruito dal Cantiere Persico Marine di Nembro è un gioiello della tecnologia made in Italy. Lo scafo grigio con le appendici gialle sceso in acqua ha richiesto un pool progettuale di 40 persone e 70mila ore di lavoro dei 35 boat builder. Sono stati utilizzati 3.500 mq di fibra di carbonio pre-impregnato. L’albero è alto 26,5 metri. La superficie velica è di 220 mq.

Tra le autorità presenti al varo il patron Patrizio Bertelli, Miuccia Prada, Marco Tronchetti Provera e ovviamente il riminese Max Sirena che è lo skipper e team director di Luna Rossa Prada Pirelli.

«Quello che scende in acqua oggi», dice Bertelli, «è il decimo scafo di Coppa America che battezziamo con il nome Luna Rossa. In questi 25 anni ho raggiunto un traguardo che mi prefiggevo da tempo: formare un team di tecnici e velisti straordinari in grado di plasmare il futuro dello sport nel nostro Paese e di lasciare un’impronta per le generazioni future. Adesso, con questa Luna Rossa spero di raggiungere anche il mio obiettivo sportivo: vincere l’America’s Cup».

«Finalmente abbiamo davanti agli occhi il risultato di tre anni di lavoro “al buio”», commenta Sirena che è alla sesta sfida con Luna Rossa (ha già vinto la Coppa con gli statunitensi di Oracle e con i neozelandesi). «Luna Rossa è un’imbarcazione di cui tutta l’Italia deve andare fiera... è la barca che volevamo, potenzialmente perfetta per vincere la 37esima America’s Cup. Adesso tocca a noi».

E quando dice noi, Sirena intende il grosso team di oltre cento persone, di cui solo otto saliranno a bordo: due timonieri, due trimmer e quattro cyclor. I primi quattro si occupano della conduzione della barca, dal timone alla regolazione delle vele e all’assetto dello scafo che deve volare sopra la superficie dell’acqua. Gli ultimi quattro sono invece il motore che pedalando produce l’energia necessaria alle manovre.

I romagnoli

Nel gruppo internazionale guidato da Sirena c’è un nucleo romagnolo. A bordo ci sono due ravennati: il trimmer Umberto Molineris e il cyclor Bruno Rosetti (bronzo di canottaggio a Tokyo 2021). Altri ravennati nel team: Matteo Plazzi (anche lui vincitore della Coppa con Oracle) che è consulente sulle regole, Jacopo Plazzi Marzotto, coach e coordinatore del programma Youth&Women’s, e Andrea Bazzini che si occupa della performance. Il cervese Giuseppe Acquafredda si occupa dell’albero e del rigging. Il cesenaticense Marco Mercuriali è il coach delle regole. La riminese Sara Paesani manager delle pr e della comunicazione.

A fine maggio barca e team si spostano a Barcellona. Il programma prevede le regate preliminari dal 22 al 25 agosto dove si confronteranno per la prima volta i detentori neozelandesi di Emirates Team New Zealand e gli sfidanti: Ineos Britannia (Regno Unito), Alinghi Red Bull Racing (Svizzera), Luna Rossa, American Magic (Usa), Orient Express (Francia). Le gare vere e proprie dal 29 agosto con la Louis Vuitton Cup, il trofeo degli sfidanti. La finale dei migliori due challenger è in programma dal 26 settembre al 5 ottobre. Dal 12 al 21 ottobre sono invece previste la regate per l’America’s Cup. I detentori neozelandesi si confronteranno con i vincitori degli sfidanti.

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