Musica, storie e tradizione in barca: l’idea di Sara del carillon navigante

RIMINI. L’anno diviso in due. Da ottobre a maggio in Oman. Da maggio a ottobre in barca in Italia. Sara Castiglia, 39 anni, di Sarsina, durante il periodo della pandemia Covid ha riprogrammato tutta la sua vita. Ha comprato una barca e ha deciso di viverci a bordo anche se gli eventi della vita le hanno consentito di “svernare” dove le temperature sono più gradevoli.

Un aiuto dai radioamatori

«Sì», spiega Sara, «prima della pandemia mi dedicavo all’insegnamento del pianoforte (mi sono diplomata al conservatorio Maderna di Cesena). Mi dedicavo al teatro. Ma la pandemia mi ha in qualche modo cambiato. Ho sentito il bisogno di prendere nuovi percorsi. Così, senza nemmeno sapere bene come si naviga a vela, ho deciso di comprare una barca. È un Dufour di 8,30 metri. L’ho comprata ad Aprilia Marittima, in Friuli. Ma prima di poter navigare ho dovuto fare tanti lavori per sistemarla. Le persone del cantiere mi hanno dato una mano e poi ho lanciato un annuncio su Facebook per chiedere se qualcuno mi poteva aiutare a portarla a Rimini. Bene, un gruppo di radioamatori (capitanati da Marco, Fabrizio e Barbara) si è offerto di aiutarmi e così sono partita. Ma anche qui non è stato semplice. Prima si è rotta la cuffia del motore, facendomi imbarcare acqua...Poi ho dovuto sostituire il riser. L’ultima tratta, da Albarella a Rimini l’ho fatta con un signore di un’ottantina di anni chiamato Capitan Morgan. Mi ha detto: “Tu sei già curiosa...bene, devi esserlo di più!”. E così ho fatto».

La barca arriva al Marina di Rimini nella tarda primavera del 2022. «Ho scelto Rimini perché c’è un marina molto comodo. Per vivere a bordo mi serviva un porto con molti servizi, dai bagni alla lavanderia. Ho trovato un ambiente non solo confortevole ma anche molto accogliente dal punto di vista umano: dagli ormeggiatori al mio vicino di barca, Luca, che mi ha insegnato molte cose sulla conduzione in solitario di una barca a vela».

D’inverno il lavoro in Oman

Poi arriva la chiamata. «Mi stavo preparando al mio primo inverno a bordo quando mi ha chiamato un mio amico di Mercato Saraceno, Paolo Casacci. Lui gestisce da tantissimi anni una guest house in Oman dove ero già stata. Mi chiese di dargli una mano perché avevano bisogno di qualcuno in cucina per un mese. Ho deciso di fermarmi e così adesso passo lì sei mesi all’anno nei quali faccio da guida nelle escursioni e metto da parte quel che mi serve per l’estate. L’Oman è un Paese bellissimo. Facciamo escursioni nelle oasi in isole deserte, in paesi isolati, nel deserto dormendo nelle tende come i beduini, nei villaggi dei pescatori. Sono vacanze avventurose nelle quali si crea un forte legame fra le persone».

Ma d’estate Sara non si limita a vivere in barca perché porta avanti la sua passione per la musica. Ha già organizzato a Rimini alcuni eventi di un progetto chiamato “Kurzweil Carillon navigante”. “Quando torno, a maggio, farò dei lavori su Kurzweil (così si chiama la barca). Monterò i pannelli fotovoltaici e anche i serbatoi d’acqua nuovi. Poi voglio partire per andare in giro per l’Italia di porto in porto con il mio spettacolo fatto di musica e di storie che ho raccolto e raccolgo di volta in volta nei porti in cui mi fermo. Mi piacerebbe legare con un filo, fatto di storie, di tradizioni e cultura marinara, i porti e le genti che incontro lungo la mia navigazione».

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