Evade dai domiciliari in Lombardia e si presenta in carcere a Rimini: «Voglio stare vicino al mare». Ma il giudice lo rimanda a casa

Rimini

Ha precedenti penali lunghi diverse pagine. Rapine, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e qualche furto. Il suo campo d’azione sono sempre state le cittadine tra Bergamo, Brescia e Verona dove per due diversi fatti, i giudici per le indagini preliminari dei rispettivi tribunali hanno disposto per lui la detenzione domiciliare. Ma a casa non ci vuole stare. O almeno non in provincia di Brescia dove è nato, cresciuto e risiede. E così lunedì pomeriggio alle 2, ha preso un treno per la Riviera Romagnola. E’ evaso, insomma, per venire a costituire a Rimini «perché - ha detto al giudice - sono malato e mi serve l’aria buona e il mare».

Invalido civile al 100%, 64 anni, originario della provincia di Brescia, lunedì mattina ha preso un treno intercity e poco meno di tre ore dopo è sceso alla stazione di Rimini, ha percorso viale Principe Amedeo e ha bussato alla caserma dei carabinieri di Destra del Porto. «Buonasera vorrei costituirmi, sono appena evaso dai domiciliari. Vorrei essere detenuto in carcere a Rimini perché mi sono informato e ho scoperto che è stato ristrutturato ben tre volte nel corso degli anni». Il 64enne che di anni in carcere ne ha già passati 20 per vari reati e cumuli di pena, rimpiange la vita in cella. Durante la detenzione ha finito gli studi, si è diplomato all’istituto alberghiero e dal carcere è uscito con una pensione minima di 700 euro e la certificazione di invalido civile per patologie mentali. «E’ un’elemosina», ha detto lui al giudice ieri mattina puntualizzando che ha sempre detto la verità. «Sono bipolare ma non ho mai dato false generalità». Infatti ai carabinieri quando si è costituito ha presentato la carta di identità in maniera da farsi immediatamente riconoscere come una persona agli arresti.

I militari dell’Arma una volta identificato il 64enne, già da tempo seguito dal servizio di neuropsichiatria di Bovezzo nel Bresciano, e scoperto la sua lunga lista di precedenti, tra cui una rapina a mano armata alle poste di Brescia lo scorso dicembre, ne hanno disposto l’arresto in flagranza. Comparso ieri mattina davanti al giudice riminese Margherita Brunelli per la direttissima, il 64enne, assistito dall’avvocato Angelica Iannone, ha voluto spiegare che data la sua condizione di salute vorrebbe essere detenuto in una città di mare. «Sono stato in vacanza a Riccione e Misano - ha detto in udienza - e quindi vorrei stare nel carcere di Rimini dove ci sono anche i miei amici». Ma non ha ottenuto il suo scopo ed è stato “rispedito” a casa. Il giudice, infatti, ha convalidato l’arresto per evasione, disposto la conferma della detenzione domiciliare a Bovezzo e concesso i termini per la difesa fissando una nuova udienza il prossimo 11 giugno. Il 64enne sarà quindi riaccompagnato agli arresti domiciliari.

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